mercoledì 12 giugno 2013

La Chesa Madre tra i terremoti del 1894 e 1908

In questa rara immagine, si tratta precisamente di una cartolina, è immortala l’uscita del Santo Patrono San Rocco dalla Chiesa Madre dedicata a Maria SS Immacolata. La foto risale al periodo a cavallo tra la fine del 1800 e i primi anni del 900, sicuramente, prima del disastroso terremoto del 1908, quando l’antico edificio di culto subì gravissimi danni e venne ricostruito. Nell’immagine si notano i bambini tapparsi le orecchie, segno che proprio in quel momento venivano fatti  esplodere i mortaretti in segno di giubilo. Secondo il professor Francesco Burzomato, apprezzato storico locale, la foto ritrae, tra gli altri, il canonico Brinda. Accertata questa circostanza l’immagine si potrebbe datare con più precisione. Il 4 aprile del 1838, la statua in marmo dell'Immacolata Concezione, riposta temporaneamente nella sagrestia della Chiesa Madre sopra una cappella di legno venne trasferita sopra l'altare maggiore provvisorio in legno: "ad onore della stessa Vergine nell'antico sito fabbricato in questo Comune di Scilla". Il 7 aprile dello stesso anno,  venne benedetta la nuova Chiesa Matrice e il giorno successivo "si principiò a celebrare e fare le sacre funzioni, con una folla di popolo che vi concorreva da tutti i quartieri". Il sisma del 16 novembre del 1894, danneggiò la Chiesa “tanto che si è dovuto rifare tutto, e si devono ancora rifare il campanile e altro”.

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